Venne costruito nel 1694 per Yong Zhen, quarto figlio dell'imperatore Kangxi, della dinastia Qing. Quando il figlio divenne a sua volta Imperatore, fece apportare qualche modifica (come cambiare il colore delle tegole da verde a giallo) e chiamo' la residenza con il nome di Palazzo dell'Eterna Armonia (Yonghegong, che e' anche il nome con cui e' noto attualmente).
Riti propiziatori buddhisti
Nel 1723 l'Imperatore dono' una parte del Palazzo ad alcuni monaci lamaisti (seguaci del Dalai Lama) ed in seguito l'intero edificio fu dedicato al culto buddhista (al contrario di altri templi, come il Tempio del Cielo, in cui veniva praticata la religione di stato, il confucianesimo) e fu ampliato anche con la costruzione di un monastero, che ospitava monaci e studenti dell'ordine monastico tibetano. Per i due secoli successivi - fino al 1960 - questo monastero fu considerato uno dei centri piu' importanti del Lamaismo fuori dal Tibet.
Con la rivoluzione Culturale (1960) il Tempio ed il Monastero vennero occupati dalle guardie rosse, i monaci mandati a lavorare nei campi e vennero risparmiati dalla devastazione grazie all'intervento di Zhou Enlai.
Dal cortile d'ingresso, che affaccia su una strada trafficatissima, per un lungo viale alberato si giunge all'ingresso principale, dove una grande porta (l'Arco d'Onore) conduce al primo cortile, con grandi statue simboliche. In questo cortile si trovano anche la Torre del Tamburo e la Torre della Campana, che venivano suonati per scandire i momenti della giornata buddhista.
Il complesso del tempio e' costituito da una serie di palazzi (5 in tutto) e cortili (nei palazzi non si possono fare foto o riprese, per cui non ho alcun documento, solo all'esterno e' possibile filmare). I palazzi hanno come sempre nomi altisonanti: Padiglione dei Re Celesti, Padiglione dell'Eterna Armonia, Padiglione della Protezione Eterna, Padiglione della Ruota della Legge, Padiglione della Felicità. Tutti contengono statue del Buddha e dei guardiani della divinità, oltre ad altri oggetti simbolici buddhisti.
Nei cortili i fedeli compiono riti propiziatori, bruciando bastoncini di incenso o tirando monetine verso un enorme incensiere di bronzo (al livello raggiunto dalla moneta, corrisponderà un lavoro più o meno buono per il tiratore).
Di seguito un breve video che mostra alcune delle cose descritte, oltre a sentire, direttamente dalla nostra guida Marino, la spiegazione del luogo.